Smiley face 11-Agosto-2021 scritto da Werner

Un MI di troppo



Un giorno di tanti anni fa ero in studio di registrazione, e in un bellissimo brano, tra i vari che dovevo eseguire, c'era un passaggio tra due Mi di due ottave diverse. Tutto attaccato, legato come si usa dire in musica, indicato da una linea, una specie di parentesi in orizzontale, che unisce le due note. Semplice? Ma per niente... Nel flauto traverso, queste due note di Mi della terza ottava hanno la stessa diteggiatura, se non fosse per l'anulare che sparisce nella nota più alta. E fin quì sarebbe ancora semplice se non fosse che cambia il modo di soffiare e di stringere le labbra, lavorando sulle armoniche per produrre il suono dei due differenti Mi cercando di rimanere il più possibile accordati. Il passaggio fu infelice; se può andare male si dice, andrà peggio. Il legamento delle due note non fu straordinario, anzi molto sporco Ma è piaciuto così, se ascoltate il brano Words from the heart, verso la fine lo potete sentire. Forse, alla fine e ripeto forse, è la bellezza di un errore non voluto. E voi che ne pensate?

N.D.R.: Il brano a cui si riferisce il nostro autore si trova sul disco di Marco Brena - Celtic Shadows del 2002.


Smiley face 10-Agosto-2021 scritto da Luzzi

Non sempre economico significa di scarsa qualità



La chitarra Jack & Danny in perfetto stile stratocaster è la mia prima ed unica chitarra elettrica e mi è stata regalata ben 9 anni fa. Ne sono veramente contento perché fa benissimo quello che deve fare, non ha mai avuto problemi oltre al ponte cambiato dopo un anno, può capitare il pezzo sballato, e recentemente ho cambiato il selettore a 5 vie per il collegamento dei pickup. Ho avuto la fortuna di provare altre chitarre come la Fender Stratocaster American Standard del 1992 ed altre chitarre e la differenza si nota. Si ha una differenza nella stabilità del suono molto evidente e anche la scorrevolezza sul manico è migliore. Ho confrontato 2 chitarre di diversissimo prezzo, la mia J & D da 120 euro e una Fender da 1900 euro, però per uno che vuole iniziare a suonare la chitarra consiglio vivamente questa marca perché mi trovo benissimo e mi ha dato solo i 2 problemi che ho elencato qui sopra in 9 anni di onorato servizio. Caratteristiche della chitarra di Jack & Danny ST: Chitarra elettrica ST-Style, Manico avvitato in acero, sottile profilo a C del manico, tastiera in palissandro, tre pickup single coil Alnico V, Interruttore a 5 vie per selezione P.U., Capotasto in plastica, Controlli per Volume e 2 Toni.


Smiley face 9-Luglio-2021 scritto da Werner

L'imperfezione non è sempre un male



Ascoltare la musica nel terzo millennio non è difficile, basta ormai un cellulare, esistono diverse piattaforme per ascoltare la musica gratis, si scarica l'App e poi via! Tanti anni fa, nel secondo millennio per la precisione, le cose stavano in modo diverso. Si ascoltava la musica attraverso la radio come adesso, oppure se non piaceva quello che passava il convento, attraverso le musicassette o i dischi in vinile. Per ascoltare la musica per strada, esistevano i famosi walkman o le radio messe a spalla, così per passare inosservati… Poi mi ricordo che i nastri delle musicassette ogni tanto si incastravano e imprecazioni varie ed eventuali potevano seguire facilmente. Perché sono partito da qui sul mio primo articolo? Perché sono vecchio? Si Perché sono nostalgico? No Perché per me la musica è qualcosa di vivo, che non si può appiattire in tanti codici binari che è tipico di un brano in mp3. La musica è quella radio che abbassava la tonalità per via delle batterie scariche. La musica è vibrazioni, come quando in una Venezia antica, si ascoltavano i canti, che provenivano da lontano, trasportati dagli echi che si infrangevano sui palazzi e sui canali d’acqua della città antica. La musica è come la pittura, è un modo di noi umani di descrivere la realtà, il paesaggio, i nostri sentimenti. Così è anche la musica, abbiamo catalogato e matematizzato le note e il ritmo, ma alla fine è come un quadro, cerchiamo di rappresentare la natura in un pentagramma. Ma la natura è perfetta nella sua imperfezione, lo ha capito Darwin nel 1800, con l’evoluzione della specie. La natura ci mette una casualità nell’evolversi. Così è anche la musica, una nota sbagliata può aprire ad un nuovo genere, ad una nuova idea. Siate imperfetti quando ascoltate o suonate, l’imperfezione ci rende diversi e vaffanculo ad auto-tune!! Meglio uno strumento non perfettamente accordato che un suono talmente perfetto da essere freddo e inespressivo.


Smiley face 8-Luglio-2021 scritto da Marco

Natural Music Blog, si comincia.



Che dire, avrei voluto farlo tempo fa ma sapete com'è, non sempre le cose vanno come ci aspettiamo. Ma finalmente ci siamo riusciti. Io comincio con l'apertura ma presto altri amici arriveranno con i loro articoli. Di cosa vogliamo parlare? Di musica ovviamente. Ma detto così viene subito da pensare che di blog di musica ne esistono a centinaia, ed è vero. Noi quì vogliamo distinguerci per come parliamo di musica. Cioè col cuore, raccontando le emozioni, le esperienze, i sentimenti, le sorprese, le scoperte e tutto quanto può venirci in mente. Ogni autore è contraddistinto dal proprio logo in capo all'articolo e presto potrò comunicarvi altre info sugli autori e sui loro argomenti trattati. Natural music non si riferisce solo alla natura o al modo di creare musica, nei paesi anglosassoni natural è il bequadro, simbolo musicale che annulla l'effetto del diesis (sharp) e bemolle (flat) e riporta il suono alla sua condizione, appunto, naturale. A presto!